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protettrice di Diamante, prima e dopo il restauro del 2004.
Splendida scultura di legno di ulivo, sicuramente di scuola napoletana, è alta due metri e dieci centimetri ed è stata realizzata da bottega artigiana talentuosa negli anni venti (o trenta) del settecento, su commessa di Francesco Maria II di Carafa. La corona è frutto di donazioni del popolo adamantino. E' stata realizzata in oro massiccio ed è tempestata di gemme, di rubini e brillanti di vari colori; pesa un chilo ed ottocento grammi ed è stata realizzata nella filiale partenopea di una oreficeria italo-svizzera. (la prima foto è di A. Maniscalco, Ediz. G.Calafiori-Diamante, la seconda è stata postata sul web dal Dr. Luigi Vaccaro) |
Di fianco l'altare e la navata centrale della chiesa madre dell'Immacolata Concezione di Diamante, così come appare in una vecchia foto dei primi anni del novecento. (foto liberamente tratta dal volume: "L'Immacolata venuta dal mare", di Enzo Monaco) |
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A lato una foto della chiesa madre dell'Immacolata di Diamante, addobbata a festa, per la ricorrenza della sua "incoronazione" a protettrice di Diamante. (foto Dr. Luigi Vaccaro) |
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Di fianco un'altra foto della chiesa madre, addobbata a festa, ed un primo piano della statua dell'Immacolata di Diamante, con in testa la preziosa corona donatale dai fedeli. (foto Dr. Luigi Vaccaro) |
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Di fianco una mia recente foto dell'altare maggiore della chiesa madre della Immacolata Concezione. (foto CARIDIColor) |
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Di fianco una mia recente foto della navata centrale della chiesa madre della Immacolata Concezione. (foto CARIDIColor) |